Già il Premio Nobel Louis Pasteur ebbe a dire che “beviamo il 90% delle nostre malattie”.
L’idrologo Louise Claude Vincent seppe chiarire che “la tubercolosi, il cancro, e tutte le malattie degenerative provengono dall’uso incontrollato dell’acqua potabile”.
Il prof. Vincent, affermato studioso al servizio del governo francese, tra le massime autorità della bioelettronica e socio ad honorem dell’Associazione Internazionale di Medicina Ortomoleco- lare, compì uno studio approfondito sui dati staticisti relativi a malattie e mortalità in Europa e negli Stati Uniti: dimostrò inequivocabilmente il nesso di proporzionalità diretta esistente fra la qualità dell’acqua potabile di una popolazione ed il tasso di malattie e mortalità della stessa.
Una tabella che evidenzia gli effetti dell’acqua sull’organismo umano mediante indici di bioelettronica illustra come l’acqua ideale dovrebbe presentare caratteristiche in sintonia con i tre parametri biologici della vita:
pH
il grado di acidità / alcalinità, che dovrebbe essere neutro, cioè pari a 7, o ancora meglio leggermente acido, cioè tra il 6,4 e il 6,8, per poter contrastare il naturale processo di ossidazione – alcalinizzazione dell’organismo.
rH2
il potenziale elettrico,
che non dovrebbe superare valori tra i 25 e i 28.
R
ovvero la resistività alla corrente elettrica, che dovrebbe essere più alto possibile, non inferiore ai 6000 ohm.
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